1 novembre 2022: a RaccontACI ascoltiamo l’intervista a Maria Grazia Tibaldi sul significato della santità nell’Azione Cattolica
In occasione della festività del primo novembre, la rubrica RaccontACI propone un approfondimento sul tema della santità nell’Azione Cattolica curato da Flaminia Marinaro, che ha intervistato Maria Grazia Tibaldi, segretaria del Forum internazionale dell’Azione Cattolica e segreteria della Fondazione Scuola di santità Pio XI dell’AC.
Santità come vocazione
“E’ stato papa Paolo VI, durante l’ultima udienza rilasciata all’AC nel 1977, a sottolineare che l’obiettivo di ogni vita cristiana è la santità– inizia l’intervistata -L’AC ha da sempre come obiettivo la formazione dei laici affinché essi vivano in pienezza la loro vocazione, cioè vivere pienamente il progetto di santità quotidiana che il Signore progetta per ciascuno. Anche papa Francesco, come sappiamo, ha richiamato il concetto della santità della porta accanto. L’AC è dunque un’associazione popolare con una proposta formativa per tutte le età: in particolare, proprio per i giovani, lo scopo della formazione è quello di scoprire la loro vocazione”.
Il servizio della Fondazione e della Scuola
“L’AC è presente in tutte le diocesi in Italia -prosegue Maria Grazia Tibaldi -In occasione del Sinodo dei laici, è nata l’idea di un Forum internazionale di tutte le AC presenti nel mondo. Nell’incontrarsi, nella condivisione, nello scambio di idee ed esperienze, le AC hanno messo in comune fra loro le vite e gli operati di molti testimoni di santità nel quotidiano. Da qui si è sviluppata anche l’idea di una scuola per far conoscere le esperienze e gli esempi di tanti santi della porta accanto, cioè quelle figure di laici, sacerdoti e vescovi legati all’AC che ci accompagnano nel quotidiano”.
L’esempio di Armida Barelli
“Il nostro più grande impegno recente è rappresentato dalla beatificazione di Armida Barelli: si è trattato di un lavoro di promozione dell’operato delle donne nella Chiesa, oltre che di organizzazione dell’evento specifico a Milano- conclude Maria Grazia Tibaldi -Come sappiamo, Armida Barelli è stata la fondatrice della Gioventù cattolica femminile nel 1918 e poi si è dedicata all’istituzione dell’Università cattolica del Sacro Cuore: il suo contributo per la Chiesa e la società italiano è stato davvero decisivo”.